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Nuovo patto sulla migrazione e asilo 2021-2025

Sulla base di una valutazione globale, la Commissione propone un nuovo inizio in materia di migrazione: rafforzare la fiducia attraverso procedure più efficaci e trovare un nuovo equilibrio tra responsabilità e solidarietà

In materia di migrazione, nell’ottobre 2020 la Commissione aveva proposto una nuova strategia che mirasse al rafforzamento della fiducia tra gli Stati membri e al raggiungimento di un nuovo equilibrio tra responsabilità e solidarietà attraverso l’individuazione di nuove procedure, migliori e modernizzate.

Le proposte: nuovo screening obbligatorio prima dell’ingresso nei territori UE, l’implementazione della banca dati Eurodac, nuove procedure di asilo alla frontiera più veloci, nuove garanzie giuridiche che tutelino i diritti fondamentali.

Con l’evolversi della pandemia e dei contesti internazionali, la Commissione ha deciso di adottare, il 29 settembre 20201, il piano d’azione rinnovato contro il traffico dei migranti e la comunicazione sull’applicazione della direttiva dell’UE sulle sanzioni nei confronti dei datori di lavoro, con i quali si intende promuovere una gestione sostenibile e ordinata della migrazione.

Nel particolare, la relazione pone l’accento sulla risposta immediata dell’UE alla situazione in Afghanistan, sul sostegno dell’UE alla Grecia e sulla reazione agli arrivi dalla Bielorussia; fornisce informazioni dettagliate sui progressi compiuti nel rafforzamento del quadro legislativo e una panoramica completa della cooperazione con i paesi partner, sulla base del nuovo approccio definito nel patto. Esamina inoltre i progressi compiuti in materia di integrazione e inclusione e sostiene gli obiettivi della strategia dell’UE per l’Unione della sicurezza e della strategia dell’UE per la lotta alla tratta degli esseri umani 2021-2025. Il piano d’azione contribuirà a scongiurare la perdita di vite umane, a ridurre la migrazione non sicura e irregolare, a facilitare una gestione ordinata della migrazione e a istituire un quadro sostenibile in materia di migrazione e asilo.

La direttiva sulle sanzioni nei confronti dei datori di lavoro fornisce un quadro giuridico europeo volto a prevenire e contrastare il lavoro illegale dei migranti irregolari. La relazione individua azioni che mirano a implementare la direttiva, per affrontare l’uso inefficiente da parte degli Stati membri delle norme sulle sanzioni, delle misure di protezione e delle ispezioni volte a individuare i datori di lavoro che commettono abusi e per proteggere i migranti dallo sfruttamento. La Commissione, a questo fine, intende promuovere il dialogo con le autorità degli Stati membri e i portatori di interessi, la condivisione di buone prassi e procedure di monitoraggio.

Abbiamo compiuto importanti progressi sul nuovo patto su migrazione e asilo e gli eventi recenti sottolineano l’urgenza di compiere progressi sulle nostre proposte attentamente bilanciate: le proposte di screening e Eurodac consentiranno controlli adeguati delle tutti coloro che arrivano nell’UE mentre si complimentano con le nostre proposte sulla solidarietà. L’accordo sul nostro regolamento quadro per il reinsediamento aiuterà l’Europa ad avere una voce più forte sulla scena globale, mostrando come noi e gli Stati membri stiamo praticamente offrendo protezione alle persone bisognose. Abbiamo equilibrio, ora serve la consegna.

Ylva Johansson, Commissario per gli affari interni 

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