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Viaggiare nell’UE: le nuove proposte della Commissione

Ad oggi nei Paesi dell’UE sono stati rilasciati più di 650 milioni di certificati di vaccinazione, ma la situazione epidemiologica è in continua evoluzione e alcuni Stati membri hanno deciso di adottare ulteriori misure di sanità pubblica, tra cui la somministrazione di dosi di richiamo del vaccino. 

Per adeguarsi all’evolversi del quadro sanitario, la settimana scorsa la Commissione europea ha proposto di aggiornare le norme sul coordinamento della libera circolazione in sicurezza nell’UE, introdotte in risposta alla pandemia di COVID-19.

Gli aggiornamenti principali dell’approccio comune alle misure sui viaggi all’interno dell’UE proposti dalla Commissione sono i seguenti:

  • Privilegiare un “approccio basato sulla persona”: il titolare di Green Pass non dovrebbe essere soggetto a restrizioni, quali test o quarantena, indipendentemente dal luogo di partenza nell’UE. Chi invece non possiede un certificato COVID digitale dell’UE, potrebbe essere tenuto a sottoporsi a un test prima o dopo l’arrivo.
  • Validità standard dei certificati di vaccinazione: per evitare approcci divergenti e destabilizzanti, la Commissione propone di standardizzare a 9 mesi il periodo di accettazione dei certificati di vaccinazione rilasciati in seguito al completamento del ciclo di vaccinazione primaria.
  • Dosi di richiamo: non esistono ancora studi specifici sull’efficacia delle dosi di richiamo e quindi non è possibile fissare un periodo di accettazione dei richiami. Tuttavia, i dati emergenti lasciano sperare che la protezione offerta dalle dosi di richiamo duri più a lungo di quella risultante dal ciclo di vaccinazione primaria. La Commissione terrà monitorate le evidenze scientifiche che emergeranno sulla questione e potrà modificare conseguentemente il periodo di accettazione anche per i certificati di vaccinazione rilasciati in seguito alle dosi di richiamo.
  • Adattare la mappa con codice cromatico “a semaforo” dell’UE combinando l’insorgere di nuovi casi con la copertura vaccinale di una regione. La mappa avrebbe principalmente una funzione informativa, ma servirebbe anche a coordinare le misure relative alle zone con un livello particolarmente basso (“verde”) o particolarmente elevato (“rosso scuro”) di circolazione del virus. 
  • Le esenzioni da alcune misure di viaggio dovrebbero applicarsi ai pendolari transfrontalieri, ai bambini di età inferiore a 12 anni e ai viaggiatori essenziali
  • Procedura semplificata per il “freno di emergenza”: occorre semplificare e rendere più operativa la procedura di emergenza intesa a ritardare la diffusione di possibili nuove varianti o ad affrontare situazioni particolarmente gravi. 

Per lasciare un periodo di tempo sufficiente all’attuazione dell’approccio coordinato, la Commissione propone che questi aggiornamenti si applichino a partire dal 10 gennaio 2022.

Per restare informati sulle ultime norme che disciplinano i viaggi tra gli Stati membri è possibile consultare il sito web Re-open EU.

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